Dedico questo scritto a mia nonna Linda, faro nel buio di tutti coloro che le hanno chiesto aiuto.
Leggere Erbe e Streghe è stato come tornare indietro nel tempo, quando parlavo con mia nonna, e ascoltavo ore ed ore incantata quello che ogni volta mi raccontava.
La sua era una famiglia povera, di montagna, che da sempre ha utilizzato erbe per curarsi, alleviare sofferenze fisiche ed anche di cuore. Di come le erbe l'hanno connessa con la natura, la sua sincronicità e bellezza.
Le hanno insegnato il tempo, quello occorrente per nascere, maturare ed essere raccolto.
Le hanno fatto incontrare tante persone e storie, lei era l'erborista, colei che curava, portava luce ,risorsa, soluzione anche laddove apparentemente non ce n'era. Anche laddove niente avrebbe risolto, e li ci riusciva solo con il sorriso.
Era una donna libera, e per questo ha pagato a caro prezzo la sua libertà.
Questo libro è un piccolo gioiello, in un tempo indefinito.
Racconta di semi che piantati o lasciati al vento possono andare ovunque, o dove devono andare.
Ogni pagina è stato un ricordo molto dolce, ogni pianta una piccola carezza, ogni antidoto/crema/bevanda una sensazione riaffiorata.
Dovremmo imparare nuovamente a riconnetterci con la natura, ad ascoltarla, coglierne la bellezza e l'immenso insegnamento che ci può dare. A dare un senso ad ogni fiore, foglia o radice.
Che diventi un tutt'uno con noi.
Questo libro profuma di sapori antichi ma allo stesso tempo di gelsomino estivo.
Ringrazio Cecilia Lattari e Fabiana Belmonte per averci donato una cosa cosi preziosa ed unica.
E a Vivida per averlo pubblicato.
Con infinita gratitudine.
Erika & Linda